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ORDINE FRANCESCANO SECOLARE

Parrocchia Santa Maria Assunta

Via Crespellani 7 - 41013 Castelfranco Emilia (MO)

 

– Notizie -

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L’Ordine Francescano Secolare è costituito da cristiani che, per una vocazione specifica, mediante una professione solenne, si impegnano a vivere il Vangelo alla maniera di S. Francesco, nel proprio stato secolare, osservando una Regola specifica approvata dalla Chiesa.

 

L’O.F.S. è una delle tre componenti fondamentali della grande Famiglia Francescana:

  • Il Primo Ordine (Frati)
  • Il Secondo Ordine  (le Religiose contemplative)
  • Il Terzo Ordine (i Secolari impegnati in attività apostoliche)

 

PER CONOSCERE MEGLIO L'ORDINE FRANCESCANO SECOLARE

 

Consiglio della fraternità locale 

 

Per il triennio 2024 - 2027, il Consiglio della Fraternità locale è formato dai seguenti uffici:

  1. Ministro: Mauro Pagano
  2. Vice-Ministro: Giovanna di Gennaro
  3. Consiglieri: Catia Cottone e Francesca Mura
  4. Assistente Spirituale: P. Julio Garcia Ofm. conv.

  

Consiglio della fraternità locale 

 

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L'ORDINE FRANCESCANO SECOLARE A CASTELFRANCO

La domenica 10 febbraio 2008 è nata la Fraternità Francescana Secolare nella Parrocchia di Castelfranco Emilia. Per la prima volta, durante la S.Messa dell 11,30 si  è svolto un rito inconsueto: tre sorelle hanno iniziato il periodo della formazione, tre sorelle hanno emesso la Professione della Regola per un anno e otto, tra sorelle e fratelli, hanno emesso la Professione Perpetua. Al termine della Messa. Il Parroco: Don Pierpaolo Sassatelli, ringraziando il Padre Provinciale P.Antonio Renzini O.F.M. Conv. ha detto “ mi auguro che possiate contribuire a migliorare la qualità di vita di Castelfranco.”

tau   Questa fraternità vuole vivere il santo Vangelo sull’esempio di S.Francesco d’Assisi, che a tutti: frati, suore e laici, dava una regola di vita e indicava la via della salvezza, a ciascuno secondo la propria condizione”.. La Regola e la vita dei francescani secolari è questa: “ osservare il Vangelo di nostro Signore Gesù Cristo secondo l’esempio di S.Francesco. I Francescani secolari si impegnino, inoltre, ad un’assidua lettura del Vangelo, passando dal Vangelo alla vita e dalla vita al Vangelo”. Domenica 30/03/2008 nella fraternità Ofs. di Castelfranco Emilia, si è svolto il Capitolo Elettivo. Con l’elezione del Ministro e del suo Consiglio, la neo-fraternità eretta canonicamente l’11 febbraio 2008, ha una sua fisionomia e può iniziare a fare i primi passi per  il bene, sorretta dalla Spirito Santo, lo stesso che spinse i discepoli nel Cenacolo.

 

Sempre fedeli alla Chiesa. Il primo articolo della  Regola dell’OFS. invita ogni fraternità a “ rendere presente il carisma del comune Serafico Padre nella vita e nella missione della Chiesa”. Sono sempre attuali le parole di Pio XII:” Ogni qualvolta la Chiesa chiama a raccolta i suoi figli per un’opera di rinnovamento organico e profondo, trova i francescani pronti a collaborare a cooperare, affinché i comuni sforzi non siano vani”.

Una particolare attenzione alla famiglia.  San Francesco d’Assisi istituì il Terz’Ordine per offrire ai coniugi la possibilità di vivere i valori del matrimonio alla luce e nello spirito del Vangelo. Le norme per rendere sempre viva e attuale l’esperienza  francescana per i coniugi sono contenute nella Regola ( art. 17) e nelle Costituzioni (art.” 24).

Sostenuti dalla preghiera. La nuova Regola non prescrive alcuna forma di preghiera. Si limita a dire: “ I francescani si associno alla preghiera liturgica della Chiesa”, ma aggiunge anche: “ Facciamo della preghiera l’anima del proprio essere e operare”. La Regola si attiene al nuovo orientamento del Concilio Vaticano II. Fu Giovanni XXIII, terziario francescano, a rilevare l’urgenza di un rinnovamento. Sono sue le parole: “ Urge sapere cogliere i segni dei tempi”. Segno concreto di rinnovamento fu la revisione e l’aggiornamento della Regola, che Paolo VI approverà il 24 giugno 1978, poco prima di morire. Nel 1964, in pieno Concilio, lo sesso Pontefice parlando ai francescani dirà: “ Lo spirito di San Francesco aleggi in voi come soffio vitale e il suo messaggio di fratellanza risuoni come una meravigliosa eco per attestare al mondo l’indefettibilità della Chiesa”.

Identikit del francescano: Il francescano ha una fisionomia inconfondibile: ha un suo stile umano e religioso. E’ una persona semplice e popolare, ma aristocratica. Vive nel mondo, ma non è del mondo. Non crede nelle risorse umane, ma confida solo in Dio.

A pari passo col Primo Ordine. Destava ammirazione che i francescani portavano verso il Primo Ordine. I frati ritenevano i francescani come componenti della loro famiglia.

Nuova ondata di Santi. I Santi incominciarono a sbocciare numerosi come i fiori a primavera .S.Giovanni Maria Viannej, detto il Santo Curato d’Ars, fu il fiore all’occhiello dei francescani. La sua spiritualità trova riscontro solo in San Francesco. Il suo vescovo l’aveva nominato parroco di Ars, la parrocchia più dissestata della diocesi. Il Santo non si perdette d’animo: fondò una piccola fraternità di francescani e affidò loro il compito di pregare e assistere i poveri. In breve tempo riuscì a trasformare la parrocchia.

Orientati verso l’avvenire. L’Ordine Francescano Secolare ha un’attenzione particolare per le giovani coppie, per i fidanzati e per i più giovani: li aiuta a vivere con amore l’esperienza del Vangelo nella famiglia francescana. Per essi riserva uno spazio ben preciso attraverso momenti di formazione, di preghiera e testimonianza a favore dei fratelli.

 

Calendario 2010-2011

 

 Le Suore Minime dell’Addolorata a Castelfranco

 

A pochi anni dalla morte di S:Clelia Barbieri, le Suore Minime furono chiamate a prestare il loro servizio a Castelfranco come collaboratrici nella scuola di lavoro della signorina Nicolina Kuriger.
Precisamente il 9 febbraio 1883, due suore, Suor Rosalia Garagnani e Suor Carmela Donati. giunsero in paese con il preciso compito di "tenere le fanciulle insegnandole a lavorare e di fare catechismo". Era questa di Castelfranco la seconda fondazione dopo quella di Riolo dalla morte della loro carissima "Madre Clelia" avvenuta nel 1870 a Le Budrie di S.G.Persiceto a soli ventitre anni.
Le giovani del Ritiro delle Budrie, così ancora si chiamavano, furono ben accolte e ben presto la piccola casa dove abitavano non fu più sufficiente per loro.
Il benefattore Pedrazzi, fece costruire per loro l’attuale casa dove si poterono accogliere oltre alle ragazze della scuola di lavoro anche i bimbi dell’asilo.
Nel 1923, con delibera comunale, si decide di sopprimere l’asilo infantile Zucchini-Solimei comunale e di affidare a spese del comune i bambini poveri all’asilo infantile privato delle Suore.
Le Suore divennero così per il paese un forte punto di riferimento che si andò consolidando quando nel 1932, mons. L. Roncagli, parroco di Castelfranco, affidò alla cura delle Suore Minime la sua preziosa opera: l’accoglienza di bambine nel 1932 e poi anche di bambini orfani nel 1934 dando loro casa assistenza e amore.
Le Suore continuarono nel servizio alla Scuola Materna e nell’opera di assistenza agli orfani mettendo tutte le loro energie, la loro disponibilità con generosità e dedizione.
Nell’anno 1889, le Suore Minime furono chiamate a prestare il loro servizio generoso all’ospedale di Castelfranco servendo i malati che vi erano ricoverati.
Lasciarono questo luogo dal 1904 al 1923 quando tornando, diedero la loro piena disponibilità a servizio di chi più soffriva e aveva bisogno di qualcuno che si prendesse cura di loro.
Nell’anno 1986 le Suore lasciarono definitivamente il servizio in ospedale, ma rimasero e rimangono tutt’ora per l’attività con i bambini della Scuola dell’Infanzia, del doposcuola elementare e, laddove è possibile un servizio in parrocchia i cui nomi come catechiste appaiono sui registri parrocchiali fin dal 1902.
In questo modo continuano a vivere il carisma della loro Fondatrice la quale le ha volute "tra la gente per portare a loro le cose di Dio".
Non manca ancora , anche se in forme diverse, come lo prevede la legislazione vigente in campo di accoglienza, la presenza delle Suore tra i bambini, non più orfani, ma "portatori" nella loro breve vita, di fatiche, di disagi, abbandoni familiari.
Anche qui cercano di compiere il comando e l’invito di s. Clelia: essere tra i più piccoli con amore affidandoli al Cuore di Dio per essere consolati.

 

 

 

 

In questa Sezione del vostro sito verranno evidenziate tutte le iniziative realizzate dai diversi Gruppi che animano la Parrocchia che cercano di aiutare il Parroco nella sua Missione

 

Il presbiterio della parrocchia è composto da:

 

Don Luciano LUPPI - Parroco

Don Gabriele STEFANI - Vicario

Don Sergio PASQUINELLI -  Officiante

Mario GRIMALDI - Diacono

Informazioni aggiuntive